Venerdì 20 settembre 2013 alle 08.30 all’Auditorium della Banca Popolare in via Negroni, 11 rifletteremo sul tema “nascere e crescere in terra
straniera” nel convegno Identità Sospese, organizzato dall’ Ordine degli
psicologi del Piemonte, punto informativo della Provincia di Novara in
collaborazione con il Centro Frantz Fanon di Torino e dalla Provincia di Novara,
Assessorato alle Politiche Sociali.
Abbiamo chiesto all’organizzatrice Luz Cardenas di introdurre le
tematiche dell’incontro, che vedrà al mattino la discussione del tema: “Maternità e
paternità in divenire: métissage creativo nella migrazione “, mentre il
pomeriggio verterà sul problema delle seconde generazioni, con il titolo
significativo: “I Figli della Migrazione: generazione in attesa”
"Cosa comporta nascere in una terra straniera? Cosa vuol dire diventare
madre in un paese che non è il proprio? E crescere “sospesi” tra due o più
mondi diversi? Il convegno viene organizzato a dieci anni di distanza dal
precedente dal titolo Identità sospese: problematiche psico-sociali della popolazione
migrante. Ci si chiedeva, a quel tempo, come poter affrontare il disagio
psicologico e sociale che i migranti possono vivere nell’inserirsi nel nuovo
contesto. Oggi le problematiche sono più diversificate: c’è sempre chi arriva
da lontano, ma c’è soprattutto chi nasce, chi cresce, chi si radica sul nostro
territorio, chi ritorna. E allora ci interessa certo conoscere “l’avanzamento
dei lavori”, ma in particolare mettere in evidenza le strategie d’integrazione
tra mondi diversi che convivono, che coabitano, che intrecciano i loro saperi.
E guardiamo soprattutto alle “seconde” generazioni, ai bambini che
nascono in terra straniera e a quelli che nascono da coppie miste, ai ragazzi e
ai giovani adolescenti che vanno alla ricerca di un’identità meticcia, alle
madri e ai padri che si prendono cura dei loro figli in un spazio e in un tempo
“trasformati” che fanno vacillare i loro saperi.
La partecipazione di esperti noti sulla scena nazionale ed internazionale
ci permetterà di mettere a fuoco la varie sfaccettature di una realtà complessa,
che non si può ricondurre a semplici categorie incapaci di catturare i comportamenti
e i desideri dei figli dei migranti, ma che necessita di una riflessione più
attenta e al passo con i più recenti contributi in ambito antropologico, etno-clinico
e discipline affini"
Per il programma completo del convegno visualizza la brochure
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